Premio “Antonio Cerruti” per i racconti
Primo premio al racconto intitolato “Un mondo da terrazzo” di Francesca Brancaccio di Olgiate Comasco (CO)
L’autrice propone una lettura curiosa, che si assapora con interesse, fino alla fine, senza annoiare. È il racconto di una bellissima collezione affettiva fatta di terra in barattoli dove piantava begonie (begoniette): da quella prelevata nell’orto del papà della sua migliore amica, a quella “rubata” dal vaso dalla sala d’attesa della psicologa con il cuore in gola, alle montagne svizzere e turche. Terra rubata in ogni dove intrisa di ricordi, esperienze, avventure, emozioni che, ad un certo punto, diventa fango. Una poltiglia: di verde e di terra che solo “terra” non era. È bastata una pioggia assordante e violenta, nel momento sbagliato, ad impedire di proteggere e continuare a custodire quei barattoli di terra, apparentemente qualunque e a rompere anni e luoghi di ricordi in pochi attimi e in un momento imprevisto.
Premio “Ariodante Marianni” per la poesia
Categoria Adulti
Primo classificato con la poesia sonetto sciolto “Al padre” di Andrea Carloni di Torri di Quartesolo (VI)
In una mattina come tutte le altre, Andrea Carloni ritrova la scrupolosità appartenente all’immagine del padre dii molti di noi in un luogo in cui il verde mai lo avremmo atteso: all’interno di un uovo sodo, che assume questo colore a causa dell’eccessiva cottura. Un ricordo di un padre esigente ma consapevole, probabilmente ancora molto presente, nonostante l’assenza deducibile dall’uso dei tempi verbali passati. Anche i versi “a singhiozzo”, in cui le parole sono spezzate in maniera libera, richiamano la nostalgia di vecchi ricordi, seppur non sempre sereni. Verde è un ricordo che si tiene nascosto ma che esce allo scoperto in modo inaspettato, nella quotidianità di un gesto ripetitivo.
Secondo classificato con la poesia “Variscite” di Flavio Tamiro di Calco (LC)
L’apologia completa della variscite, un minerale della “crucca” Sassonia: un componimento in rima che fa uso di un linguaggio inusuale e ricercato, divertente e musicale, che informa intrattenendo.
Terzo classificato – ex aequo – con la poesia “Dentro il verde” di Anna Tava di Mezzolombardo (TN)
Il semplice divenire di una pianta sul balcone e del suo tempo ciclico ci racconta tre vite parallele: la vita di una pianta nel suo abito verde; quella di un nido con tre uova e due merli che reclamano il loro diritto ad esistere; quella della poetessa, allieva di una natura maestra, che la pone di fronte all’attesa delle stagioni, alla vita che si rinnova e alla scoperta quotidiana della bellezza. Un componimento che trasmette gioia per la vita in ogni sua forma.
Terzo classificato – ex aequo – con la poesia “Chissà” di Michele Della Porta di Milano (MI)
Una personificazione degli alberi e della natura: la confessione di sogni, condivisione di timori affanni, l’affranto saluto alle foglie che si staccano con “paterno sguardo”.
Chissà se degli umani sparlano… ma, si ostinano a darci una lezione di vita pura ed essenziale in antitesi alla necessità, insita nel genere umano, di superarsi: tutti possono essere felici. Dall’albero più alto che sovrasta tutte le cime, al muschio che è all’ombra di tutta la vegetazione, quasi a voler significare “l’ultima ruota del carro”.
Menzioni alle poesie:
- “Untitled-Senza titolo” (in lingua inglese) di Barbara Anna Gaiardoni di Verona (VR)
Il tempo in cui il green è entrato nelle vite di tutti senza richiamare solo l’ambiente e la sostenibilità. – “Ragazze (gli anni verdi)” di Elisabetta Liberatore di Pratola Peligna (AQ)
Forse con un po’ di grigio fra i capelli, uno sguardo in rosa al passato quando è ancora ricco di promesse. – “Il verde…tto!” di Laura Anna Mapelli di Monza (MB)
Parafrasando i Pinguini Tattici Nucleari, c‘è l’oro alla fine di ogni Rainbow Washing. – “Assenza” di Diego Arrigoni di Brescia (BS)
Quel che non manca è il bello; l’arte che riempie la dispensa del cuore e dell’intelletto. – “Alpeggio” di Franco Picini di Roma (RM)
Uno sguardo all’interiorità e al tempo stesso una visione che apre all’infinito. – “Primavera” di Giuseppe Salvatore di Casali Del Manco (CS)
Una sincerità che penetra l’anima e tiene il componimento al riparo dalla minaccia concreta della retorica. – “Le spunte verdi” di Simone Cumbo di Ischia di Castro (VT)
Riassunto in versi, l’obiettivo a portata di mano cui molti di noi puntano; e che si astengono dal cogliere.
Categoria ragazzi
Vincitori: Classe 3ᵃG (anno scolastico 2022/2023) della Scuola Secondaria di I grado “Falcone e Borsellino” di Borgo Ticino con il lavoro “Verde come…” – Referente Prof.ssa Laura Zonca
Fantasia e originalità hanno “stuzzicato” la curiosità della giuria, un elaborato da osservare ed esplorare con cura in ogni suo angolo.
Categoria bambini
Menzione: Classi 3ᵃA e 3ᵃB (anno scolastico 2022/2023) della Scuola Primaria “J. & R. Kennedy” di Borgo Ticino con il lavoro “Mother Earth” – Referente Maestra Mariangela Della Corte
Un’opera in lingua inglese e l’amore per la terra visto dai bambini.
Categoria infanti
Menzione: Scuola dell’Infanzia “Ambrogio e Luigi Zanotti di Borgo Ticino con il lavoro “Un mare di verde”
Un immenso prato e una panchina per scoprire il mondo attraverso la fantasia e i piccoli occhi curiosi…